sabato 30 settembre 2017

Notte europea dei ricercatori 2017

Anche quest'anno, come nel 2016, gli alunni del liceo Grassi (nello specifico le classi 3°E e 5°E) sono stati protagonisti della Notte europea dei ricercatori presso l'Area di ricerca di Tor Vergata (ARToV).
Come ogni anno alla fine di settembre i centri di ricerca, le università e i laboratori di tutta Europa aprono le porte al pubblico per spiegare il lavoro del ricercatore. A questa festa della scienza e della cultura partecipa, nel suo piccolo, anche il liceo Grassi con gli studenti impegnati nel progetto RiA - Research in Action. A suo modo, con quello che sa fare. E quindi abbiamo allestito di una ludoteca della scienza insieme a Fabio Chiarello (CNR-IFN) e l'associazione Lu(ri)doteca di Latina nel Padiglione della scienza.
I giochi, ovviamente, sono stati tutti a tema scientifico: Pandemia, Quantum, Lampo di genio - sviluppato proprio nell'ambito di questo progetto - e Quantum Race - ideato da Fabio Chiarello. Dalle 16.00 alle 22.00!
Dopo otto ore di lavoro siamo tornati a casa stanchi ma soddisfatti: abbiamo fatto giocare tantissime persone! Soprattutto bambini ma non solo. Mille? forse no, ma ci è mancato poco.
Una menzione particolare va fatta per i ragazzi della 3°E e della 5°E del liceo che sono stati degli animatori di ludoteca superlativi. Hanno giocato e fatto giocare senza fermarsi praticamente mai mentre alcuni loro colleghi si disperdevano nell'area di ricerca per convincere altri spettatori a partecipare alla ludoteca.
Stupisce in particolare la loro abilità nell'adattare il gioco all'età dei giocatori, semplificando con i più piccoli e approfondendo con i più grandi. Giocando prima una veloce partita con poche e veloci regole ai più frettolosi e proponendo poi una replica con il regolamento completo ai più interessati.
Non meno successo ha avuto l'idea di presentare i fascicoli prodotti dalla 5°E nello scorso anno scolastico nell'ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro (fascicoli e altro materiale di supporto si possono scaricare dalla pagina Download di questo stesso blog). Attività che, in un certo senso, sono figlie del lavoro fatto attorno a Lampo di Genio, il gioco da tavolo realizzato per il concorso Fotonica in gioco.
Davvero un buon buon lavoro!

Quantum, il gioco di Eric Zimmermann che stuzzica la curiosità sulla meccanica quantistica ha avuto un successo incredibile (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).
Inossidabile il gioco sviluppato dai ragazzi del liceo Grassi: Lampo di genio. In quest'anno scolastico ne è in progetto lo sviluppo a opera di una nuova classe (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).

Una partita a Quantum gestita dagli studenti della 3°E del liceo Grassi (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).

Gli alunni della 5°E del liceo Grassi mostrano con orgoglio i fascicoli prodotti lo scorso anno (scolastico) nel'ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).

Ancora una partita con Quantum, gioco ideato da Eric Zimmermann (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).

Si gioca con Lampo di Genio, ogni giocatrice è una scienziata alla ricerca della teoria ultima sulla luce (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale)!

Una bella partita con Quantum a cui partecipano anche Gualtiero Grassucci (al centro) e Fabio Chiarello (a destra).

Pandemia è stato l'altro protagonista della Ludoteca della scienza (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).

Di nuovo Pandemia. Una partita guidata dalle ragazze della 3°E del liceo Grassi (foto di Matteo Ferdinando D'Annibale).


giovedì 28 settembre 2017

I fascicoli alla prova

Un laboratorio in classe

C'è stata finalmente la possibilità di testare sul campo i fascicoli realizzati nel corso dello scorso anno scolastico proponendo un laboratorio per una classe che non ha partecipato alla stesura di questi quaderni. In particolare sono stati utilizzati il Toolbox e la Dilatazione lineare.
Il laboratorio è stato parte di un breve percorso che aveva l'obiettivo di focalizzare l'attenzione degli studenti sul metodo scientifico, sulle modalità di indagine della fisica (e delle scienze in generale), sulla costruzione di modelli capaci di descrivere un fenomeno naturale.

Tempi

L'attività si è sviluppata nelle prime tre settimane di scuola:
  • Un'introduzione al metodo scientifico con alcuni esempi di osservazione e analisi di un fenomeno (non necessariamente fisico), esempi che richiedevano la costruzione di un modello e la formulazione di una legge. Due ore in classe.
  • Metodi per approssimare una serie di dati lineari, in particolare il metodo del coefficiente angolare medio, utilizzando il Toolbox. Due ore di studio autonomo.
  • Esempio di formulazione di una legge: la legge oraria del moto rettilineo uniforme (che gli allievi già conoscevano per averla affrontata l'anno precedente) partendo da dati sperimentali ricavati direttamente. Due ore in classe.
  • Introduzione al problema della dilatazione lineare (leggendo l'introduzione del fascicolo). Mezz'ora di studio autonomo.
  • Esempio di costruzione di un modello (e relativa legge): la dilatazione lineare (che però gli studenti non conoscevano) seguendo il percorso proposto nel corrispondente fascicolo. Due ore in classe.

Strumenti

  • Dispositivo per accedere ai fascicoli online (telefono, tablet);
  • GeoGebra (su telefono e/o tablet);
  • Calcolatrice.

L'attività

Gli studenti sono stati suddivisi in gruppi di tre alunne/i ciascuno ed è stato chiesto loro di seguire il percorso proposto nel fascicolo dopo una breve introduzione che è servita a spiegare il metodo di lavoro, gli obiettivi (riportati anche nel fascicolo) e i tempi di consegna. Successivamente i gruppi sono stati lasciati liberi di organizzarsi in modo autonomo avendo come meta la formulazione della legge che costituiva l'obiettivo del laboratorio (la legge della dilatazione lineare.

Come è andata

Il grafico ottenuto rappresentando i dati dei tre esperimenti
Molto bene! Tutti i gruppi sono stati in grado di completare il percorso in autonomia, nei tempi previsti. L'approssimazione dei dati è stata via via sempre più rapida (il fascicolo suggerisce di analizzare tre diverse serie di misure) e più consapevole. Gli interventi dell'insegnante sono stati davvero limitati, mirati più che altro a motivare gli alunni e a richiamare al rispetto dei tempi.
Qualche difficoltà in più per la seconda parte del laboratorio, dove si chiede di scoprire come la lunghezza iniziale della barretta influisca sulle misure. Qui è stata utile la scelta di far lavorare la classe divisa in gruppi e non individualmente: la discussione e il confronto su varie proposte è stata davvero efficace per il raggiungimento del risultato previsto.
Al termine delle due ore il risultato dell'laboratorio è stato confrontato con alcuni testi scoprendo (ricordiamo che gli studenti non conoscevano la legge di dilatazione lineare) che la legge è stata formulata proprio nello stesso modo e il coefficiente di dilatazione approssimato in modo eccellente.

Conclusioni

Gli studenti hanno partecipato con tenacia impegnandosi nella risoluzione di un problema a loro sconosciuto, senza scoraggiarsi, soprattutto quando è stato chiesto loro di generalizzare i risultati ottenuti cercando una formulazione della legge quanto più ampia possibile. Ma anche questo scoglio è stato superato grazie alla collaborazione.
L'aspetto decisamente più positivo è la gratificazione provata raggiungendo il risultato, gratificazione che dovrebbe sicuramente portare a una migliore motivazione nello studio della disciplina nel corso dell'anno.

sabato 16 settembre 2017

Idee in festa

Idee in festa: la festa del comitato dei quartieri Nuova Latina e Nascosa

Il progetto Research in Action è giunto al terzo anno, gli studenti che lo iniziarono tre anni fa sono nell'ultimo anno di corso e hanno quasi completamente assolto all'obbligo delle 200 ore di alternanza scuola-lavoro. Quest'anno si completerà il lavoro grazie ad alcune ragazze e ragazzi della classe che hanno ancora ore da spendere e cureranno la traduzione in inglese di fascicoli e blog.

Un nuovo inizio

Il progetto però proseguirà con una nuova classe terza e ripartirà proprio dalla progettazione e sviluppo di un gioco da tavolo, partecipando ancora al concorso Fotonica in Gioco.
Nel frattempo gli studenti hanno iniziato, già dal mese di maggio scorso, a scoprire il gioco da tavolo familiarizzare con le meccaniche di gioco, le ambientazioni e il mondo del boardgame in generale. E rapidamente sono diventati abbastanza esperti da potersi permettere la gestione di una ludoteca aperta al pubblico.
L'occasione l'hanno avuta sabato scorso quando, invitati dal comitato spontaneo dei quartieri Nuova Latina e Nascosa (ex-Q4 e ex-Q5) a Latina hanno partecipato Idee in festa. Un buon test prima della Notte europea dei ricercatori nottedellascienza.wixsite.com/artov di venerdì 29 settembre prossimo.
Il totem del liceo nel chiosco del  parco Oasi Verde in via Cherubini a Latina.

Una partita a Pandemia: i giocatori hanno il compito di combattere la diffusione di terribili epidemie sul nostro pianeta. Un bel gioco cooperativo in cui tutti collaborano per l'obiettivo comune!

Lampo di genio, il gioco sviluppato dalla ex-3°E nel primo anno del progetto Resarch in Action.